Giorgia Garavini - Traduttrice italiana
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Diario di bordo

Questa vuole essere una raccolta un po' sparsa di foto, racconti e informazioni di luoghi che ho visto o che vorrei vedere. Anche perché il settore turistico è uno di quelli che amo di più come traduttrice. Per tornare al mio profilo professionale, fate clic sul seguente pulsante.

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Pausa caffè a Leeds... o tè!

20/3/2015

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Da buona bevitrice di caffè, ma da amante del tè (soprattutto delle tisane!), mi sono ritrovata piena di bustine delle più svariate combinazioni di sapori. Ho quindi deciso di diminuire un po' la consumazione del caffè e sostituirla con il tè o con un infuso senza teina e mi è venuta l'idea per questo nuovo post. Premetto che nei posti seguenti ci sono stata diverse volte, consumando espressi, mocha (che in Inghilterra è l'unione di cappuccino e cioccolata, una bellissima scoperta!), cappuccini, ecc. spinta dalla voglia di scoprire nuovi bar, OK se parte di una catena ma meglio se indipendenti. La scelta finale è ricaduta sui seguenti, che per me sono al momento i migliori che ho provato.
ImmagineFoto di Giorgia Garavini
Moments
Questo è uno dei miei bar preferiti, ideale per una fetta di torta con caffè/tè. La torta alla polenta e mandorle è eccezionale e ideale per chi, come me, deve optare per il "senza glutine". Il tè che ho scelto qui è un infuso alla menta. Da provare anche il tè al peperoncino, dove sarete muniti di apposita clessidra per tenerne d'occhio l'intensità. Va inoltre citata la gentilezza del personale e il bellissimo arredamento (voglio le pareti di quel colore a casa!) di questo bar indipendente dove potrete anche acquistare teiere e prodotti correlati. Date un'occhiata alla loro pagina su FB.

Laynes
Uno dei miei preferiti anche se trovare posto in quello vicino alla stazione è un po' un'impresa (non avete idea di quante volte sia entrata per cercare posto e fare l'ultima foto per questo post!). La vetrina delle torte fa venire subito l'acquolina in bocca e come da buon bar, c'è anche la scelta per chi deve limitare o tagliare completamente l'assunzione di glutine. Il personale è molto gentile e il bar ha un look un po' rustico ma trendy e moderno al tempo stesso. Nonostante le ridotte dimensioni, l'arredo è fantastico così come il modo in cui torte e caffè vengono serviti. E oltre all'aspetto anche il contenuto di ciò che ho ordinato si è sempre dimostrato all'altezza delle aspettative. Consigliatissimo, ma eviterei le ore di punta per avere la speranza di sedersi con tranquillità. Qui il loro sito Web.
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Foto di Giorgia Garavini
ImmagineFoto di Giorgia Garavini
La bottega milanese
Questo è un altro bar indipendente diventato un po' un'istituzione di Leeds anche perché quello dentro al centro commerciale The Light è aperto fino alle 8 di sera, assecondando un po' le abitudini italiane di un salto al bar dopo il lavoro. Il successo di questo bar è stato tale da averne permesso l'apertura di un secondo a Bond Court che, nonostante sia aperto nei regolari orari inglesi, è più ampio con spazio all'aperto per l'estate e anche campo da bocce adiacente. I prodotti sono tipicamente italiani e fatti in casa. Se il glutine non vi dà problemi, provate le lasagne, uno dei panini con la focaccia o una fetta di quelle bellissime torte. Eccovi il sito Internet.
P.S.: quella nella foto è una delle migliori scoperte. Non me ne vogliano gli amanti della tradizione, ma il mocha (cappuccino e cioccolata) è fantastico! :)

Caffè Nero
Non tanto perché creda realmente che qui offrano il caffè migliore da questo lato di Milano, come reclamizza lo slogan sulle magliette del personale, ma perché Caffè nero è uno Sky hotspot, mi sono ritrovata spesso a lavorare con il portatile in uno dei numerosi bar sparsi per la città. La scelta è abbastanza "classica" se paragonata al più avventuroso Starbucks ad esempio, ma il caffè non mi ha mai deluso. Ci sono inoltre alcuni prodotti tipicamente italiani, anche tra i panini e le bevande, e se a casa avete Sky con problemi alla linea o semplicemente, come me, amate lavorare ogni tanto in mezzo alla gente, Caffè Nero è vivamente consigliato: la musica di sottofondo è sempre ottima per la concentrazione e le spine sono così numerose da sembrare proprio progettato per chi lavora! Qui il sito Internet.

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Foto di Giorgia Garavini
ImmagineFoto di Giorgia Garavini
Muffin Break
Per chi adora i muffin, questo è sicuramente un must. Torte e muffin sono preparati direttamente in loco ogni giorno per garantirvi il massimo della freschezza. Se poi avete problemi con il glutine come me, sono disponibili un paio di muffin gluten-free: quello che ho preso qui era alle mele. Da bere, ho preso un semplice tè con il latte secondo la tradizione inglese. Tutto ottimo! A Leeds, lo trovate all'interno del Trinity Centre e questo è l'indirizzo del loro sito Web.

ImmagineFoto di Giorgia Garavini
Heart
Dulcis in fundo. Questo non è in centro ma ad Headingley, quartiere studentesco nei pressi dell'Università. Qui ci vengo soprattutto per lavorare. Infatti, si riesce a intravedere il portatile nella foto di un pomeriggio trascorso con una collega, insieme alla mia limonata. Il posto è bellissimo, c'è anche un cortiletto esterno per l'estate, musica di sottofondo e un bar con un bellissimo ripiano di torte per la merenda di metà pomeriggio. Di quel giorno ricordo inoltre la buonissima insalata ordinata a pranzo: lattuga, fichi, formaggio di capra e arance caramellate. Una vera bontà! Anche qui è sempre presente almeno un'opzione senza glutine al banco o sul menu: altro punto a favore di Heart. Vi lascio con il sito Internet di questo bellissimo locale e... al prossimo post! Ciao!! 

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Londra e Bonfire Night

2/1/2015

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Foto di Giorgia Garavini
Con il 2015 appena iniziato, a cui si è dato il benvenuto con fuochi d'artificio in tutta Italia, volevo approfittarne per scrivere un post sull'ultima volta che sono stata a Londra: nel weekend del 5 novembre, ossia per Guy Fawkes Night. Con falò e fuochi d'artificio, nel Regno Unito tutti gli anni si festeggia questa ricorrenza conosciuta anche con il nome di Bonfire Night per ricordare il fallimento del complotto ai danni di Giacomo I nel 1605 per opera di Guy Fawkes, la cui effigie viene bruciata durante i festeggiamenti.
La cornice da noi scelta per goderci i ben 20 minuti di fuochi d'artificio è stata Alexandra Palace, edificio situato nel nord di Londra e costruito nel 1873. Di fianco, una foto della facciata frontale davanti all'ampio parco in discesa da cui si può godere di una magnifica visuale sulla città. Per l'occasione, all'interno del palazzo viene allestita una birreria bavarese mentre si può mangiare o bere qualcosa di veloce in una delle tante bancarelle che circondano il palazzo. Sotto alcuni dei bellissimi fuochi d'artificio di quella sera.
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Foto di Giorgia Garavini
Se non sono ospitata da amici, normalmente dormo in un hotel vicino a Blackstock Road, la via in cui abitavo. Come una sorta di rituale, ogni volta che siamo nei paraggi, andiamo a fare una passeggiata su e giù per la via per vedere l'appartamento in cui vivevamo e fare la conta dei negozi e locali che sono ancora aperti, che sono stati sostituiti o restaurati. A volte ne approfittiamo per fermarci a mangiare in uno dei ristoranti del posto, come ad esempio Little Sardegna, una piccola osteria di cucina tipica sarda. Anche se un po' cara, vale sicuramente la pena farci una visita. I piatti sono generosi e molto, molto buoni. Questo il buonissimo dolce che ho preso, fantasia dello chef: praticamente tutto ciò che adoro condensato in un unico piatto! Visto che è il primo post dell'anno, colgo l'occasione per augurare a tutti un felicissimo anno nuovo sperando che sia pieno di gioia e di tante soddisfazioni per ciascuno di voi!
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Malta: l'unione dei miei due mondi

18/12/2014

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ImmagineFoto di La Valletta di Giorgia Garavini
Rieccomi qua. È passato un po' di tempo dall'ultimo post. Tempo trascorso in parte a tradurre, in parte a progettare un nuovo sito (quasi online!) e in parte a esplorare. Quest'anno ho imparato parecchie cose su passeggini, apparecchi acustici, elettrodomestici e motociclette. Con i testi sulle moto, mi sono ritrovata spesso a fantasticare di guidarne una immersa nella natura, su una strada in mezzo alle montagne, magari nelle Alpi dove sono stata per tanti anni e dove mi piacerebbe presto tornare.

Ma quest'anno avevo voglia di mare e di sole. E mi sono chiesta: prendendo un volo da Leeds (dove risiedo), dove posso andare? Dov'è che non sono mai stata? C'è un posto che mi incuriosisce più di altri? Un'occhiata alle varie possibilità e decisione presa: Malta. Aereo: prenotato. Appartamento: affittato. Guida: acquistata. 

ImmagineFoto di Golden Bay di Giorgia Garavini
Leggendo la guida, sono rimasta affascinata dalla storia di quest'isola. Soprattutto dal punto di vista linguistico con 2 lingue ufficiali (maltese e inglese) e una "ufficiosa" (l'italiano, lingua ufficiale fino al 1934 ma ancora oggi piuttosto diffusa anche per motivi commerciali e di vicinanza. Infatti vedevo i canali italiani in analogico dalla TV dell'appartamento in cui ho pernottato) a garantire la comunicazione giornaliera per un luogo che ha complessivamente circa lo stesso numero di abitanti della città in cui vivo attualmente nel Regno Unito.

ImmagineFoto di Floriana di Giorgia Garavini
Evento preferito di Malta?
Mentre mi trovavo in vacanza a Malta (fine giugno), si è svolto l'Isle of MTV, festival itinerante che dal 2007 ha luogo a Floriana, a due passi dalla capitale, nella splendida cornice di piazza Triq il-Fosos (foto qui a destra).

Ristorante preferito di Malta?
Tal-Petut. Siamo stati in questo ristorante l'ultima sera, a poche ore dal rientro e non potevamo scegliere modo migliore per concludere la vacanza. L'accoglienza che Don e sua moglie ci hanno riservato è stata tra le migliori di sempre. Anche questo ristorante (come la casa in cui abbiamo alloggiato) è situato all'interno di una casa risalente a 200 anni prima con ancora le travi in legno dell'epoca. Il ristorante è particolarmente attento all'utilizzo di prodotti locali cucinati direttamente dal proprietario, che da subito ci ha fatto sentire quasi come a casa sua. Abbiamo deciso di lasciare a lui la scelta di cosa mangiare con la sola indicazione della preferenza per il secondo: io pesce, David carne di manzo. Il risultato? Un antipasto da condividere così abbondante da bastare per l'intera cena, bistecca di tonno per me (con invito in cucina per vedere il tonno pescato quella mattina stessa corredato da relative foto), bistecca di manzo con verdure locali e di stagione per David. Vino maltese. Limonata fatta in casa da gustare tra il primo e il secondo. Don si è anche preoccupato di incartare gli avanzi perché potessimo consumarli il giorno dopo (personalizzando la confezione con un messaggio di ringraziamento) e ci ha chiamato un taxi per il rientro a Curmi.

ImmagineFoto di Medina di Giorgia Garavini

Luogo preferito di Malta?
Medina. Antica capitale di Malta, Medina è una città medievale fortificata senza accesso ai veicoli e abitata da poche centinaia di persone. Tra i vicoletti e le alte mura bianche, ho avuto un primo assaggio della simpatica e cordiale ospitalità maltese. Per pranzo, consiglio questo bel posto: Fontanella Tea Garden, perché oltre al buon cibo non potrete non essere rapiti dallo splendido panorama sull'isola.

Non posso poi non citare l'appartamento che mi ha ospitato. Una casa tipica maltese risalente a 200 anni prima con ancora i pavimenti e le travi dell'epoca. Stupenda casa dalle mura in pietra bianca e dal terrazzone con vista sui tetti delle case che popolano Curmi, la città in cui ho soggiornato. 

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Foto di un negozio di Medina di Giorgia Garavini
Negozio preferito di Malta?
Per me questo nella foto a Medina qui a sinistra, perché oltre ad avere una bella stampa di una porta (per cui ho un po' un'ossessione!) della città, realizzata da un artista locale, ho potuto apprezzare la passione, il colore e l'entusiasmo della proprietaria del negozio con la quale ho intavolato una piacevolissima conversazione.
Foto della piazza principale di La Valletta di Giorgia Garavini
Foto di Bugibba di Giorgia Garavini
Foto del porto di La Valletta di Giorgia Garavini
E nel circondario?
Noi abbiamo deciso di viverci Malta mescolando mare, camminate, ristoranti e visite passeggiando per le città. Abbiamo girato molto "a testa in su", a piedi e ancor di più in autobus sfruttando i soli €6,50 del pass settimanale. Grazie alla buona infrastruttura, siamo riusciti a raggiungere facilmente gran parte delle mete in programma potendo ammirarne il paesaggio durante il percorso e anche fermarci per qualche tappa intermedia. Sicuramente meritano una visita le altre due isole di Malta: Gozo e Comino. In particolare sono rimasta affascinata da Comino, famosa per la pace e la tranquillità. Infatti la popolazione residente è di soli 4 abitanti, probabilmente i proprietari dell'unico hotel, mentre un poliziotto e un prete fanno la spola giornaliera dall'isola di Gozo, soprattutto per le necessità dei numerosi turisti che si recano ad ammirare e a tuffarsi nelle acque celesti della Blue Lagoon, visibili già dall'aereo in atterraggio verso l'aeroporto.

Che dire? Io sono rimasta folgorata anche perché da italiana, residente da 8 anni nel Regno Unito, mi è sembrato il connubio perfetto tra i due mondi e le due culture tra cui mi divido, senza dimenticare la lunga storia linguistica che, al di là di inglese e italiano, caratterizza questa magnifica isola. Decisamente una meta da raccomandare per gli amanti del Mediterraneo e gli appassionati di lingue.
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Buxton e quell'ombra di mistero

3/12/2013

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Eccomi qua per un breve post su una cittadina da me visitata qualche settimana fa: Buxton, città termale situata nella regione del Derbyshire, che chi abita nel Regno Unito conoscerà anche grazie all'omonima marca di bottiglie d'acqua.

Luogo preferito di Buxton?
Personalmente, citerei l'hotel in cui ho alloggiato perché emanava un alone di mistero non appena entrata: l'hotel Old Hall, il cui attuale edificio risale al 1573 e per questo, risulta essere il più datato dell'Inghilterra. La storia vuole che la regina Elisabetta I lo avesse scelto come residenza estiva per tenere d'occhio la cugina Maria Stuarda, la regina che venne poi accusata e condannata a morte. Secondo quanto riportato da numerose fonti, sembra che Maria Stuarda vi si recasse spesso anche per l'acqua, insieme a numerosi altri membri della nobiltà del tempo e che a un certo punto, l'hotel fosse diventato il centro degli intrighi di corte e di traditori che complottavano contro la corona d'Inghilterra. Si dice infatti che il futuro dell'Inghilterra venisse determinato più nell'hotel di Buxton che a Londra e per questo, venne denominato "la dimora degli intrighi reali".

Evento preferito?
A pochi passi dall'hotel, si trova un altro dei luoghi più belli di Buxton: i Pavilion Garden, 93.000 metri quadrati di verde e laghetti. Nel weekend della mia permanenza, nei giardini si è svolta la sagra "Great Peak District Fair", occasione per gustare prelibatezze fatte in casa e acquistare prodotti locali. In particolare, vorrei citare Dave Butcher, fotografo specializzato nel bianco e nero su pellicola dal quale ho acquistato una bellissima foto di San Francisco.

Ristorante preferito?
Seguendo una sorta di "ossessione" per il cibo tailandese e in memoria della bancarella "Simply Thai" da cui acquistavo il curry nelle lontane pause pranzo londinesi, ho cenato in un ristorante di cucina (ovviamente) tailandese chiamato anch'esso Simply Thai. Talmente buono da farmi impugnare la tastiera e scrivere una recensione su TripAdvisor.

Negozio preferito?
Echo Republic: negozio di prodotti ecocompatibili provenienti da tutto il mondo, ma anche sostenibili, equo-solidali e riciclati. Si passa dalle lampade a oggetti per la cucina, dagli scooter elettrici agli aquiloni, da oggettistica creata riciclando giornali, alluminio, vetro e vecchi pneumatici a mobilio in bambù.

E nel circondario?
Sicuramente l'area montuosa "Peak District" che non copre solo la zona di Buxton ma si estende anche nella regione in cui risiedo, lo Yorkshire. Grazie ai suoi 22 milioni di visitatori l'anno, il Peak District National Park è il parco nazionale più visitato in Europa.

By Giorgia Garavini

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Leeds: io una italo-yorkie!

20/9/2013

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Siccome mi era piaciuta la formula su Faenza, rifaccio la stessa cosa con la città che mi sta ospitando. Leeds è il capoluogo della regione dello Yorkshire e conta ben 443.247 abitanti. Bagnata dal fiume Aire, è immersa nella rigogliosa e verdeggiante natura degli Yorkshire Moors e Dales. Città natale di Mel B delle Spice Girls e di Malcolm McDowell, interprete di Arancia meccanica, è famosa anche per la squadra di calcio, molto forte agli inizi degli anni '70 e per i "Rinoceronti" (Rhinos), una delle due squadre di rugby protagonista del relativo campionato. Situata al centro della Gran Bretagna, da Leeds è facile raggiungere Manchester, Liverpool, Londra, la costa, la zona dei laghi, la Scozia, il Galles e l'entroterra più verde e naturale dello Yorkshire.

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Luogo preferito di Leeds? 
Kirkstall Abbey, la bellissima abbazia cistercense le cui rovine dominano il panorama del quartiere dove abito. Carinissimi gli eventi organizzati tra le rovine: da concerti a rappresentazioni teatrali, dalla sagra di luglio al mio adorato mercatino di prodotti locali aperto da marzo a novembre l'ultimo sabato del mese.

Evento preferito?
Leeds Loves Food. Come suggerisce il nome, si tratta di una celebrazione del mondo culinario con bancarelle di prodotti tipici della regione o provenienti dalle tante comunità straniere presenti nella città. Per l'occasione, vengono anche creati numerosi eventi come la cerimonia del tè nel parco dietro a uno dei teatri in centro o scene e cene medievali nella meravigliosa cornice di Harewood House. Uno degli eventi per cui Leeds è conosciuta anche all'estero è sicuramente il Leeds Festival: tre giorni di musica nel mese di agosto circondati dal verde delle colline circostanti e dove, in uno dei più grandi festival in Europa, è possibile assistere all'esibizione di band come Green Day, Muse, The Cure, Pearl Jam solo per citarne alcune. Un altro evento che personalmente adoro è il Festival internazionale del cinema, che si svolge ogni anno nel mese di novembre e dove è possibile gustarsi un film straniero all'interno delle magnifiche sale del municipio o in uno dei tanti cinema del centro. E dopo l'evento primaverile, estivo e autunnale, all'appello manca solo l'inverno e un evento carino che anima la piazza centrale è il mercatino tedesco di Millennium Square dove, mentre ci si gusta un brezel, si possono fare acquisti nelle casette di legno ospitanti regali a tema natalizio oppure sedersi nell'edificio principale trascorrendo la serata davanti a un boccale di birra ballando sulle note della musica bavarese.

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Ristorante preferito? 
Per me che sono italiana, Diva italiana è un ristorante che ha lasciato veramente il segno sia per la tipologia di edificio, ricavato da una tipica casa inglese, che per la qualità del cibo. Per uno spuntino veloce, un panino o un buon caffè, suggerisco invece La bottega milanese. Per gli amanti come me del giapponese e del tailandese, consiglio rispettivamente Little Tokyo e Thai Sabai, in particolare le bento box del primo e il curry rosso del secondo. Sono inoltre entrambi due bellissimi ristoranti: uno in centro, l'altro nel quartiere studentesco di Headingley, che sicuramente merita una tappa per la qualità dei ristoranti e dei locali. Se invece volete rilassarvi con qualcosa di più britannico, sono due i luoghi che mi vengono subito in mente: A Nation of Shopkeepers e 1871. In particolare, suggerisco l'hamburger del primo da consumare nel cortile all'aperto sul retro mentre se volete un bicchiere di vino in un bar accogliente e un po' trendy, optate per il secondo. E per un locale a pochi passi da casa mia? Sicuramente Viva Cuba! con l'impressione di aver fatto veramente un salto al di là dell'oceano.

Negozio preferito?
Per me che adoro i mercati, non posso non citare Kirkgate Market: situato all'interno di un bellissimo edificio e operante dal 1857, in questo mercato coperto tra i più grandi in Europa troverete veramente di tutto. Da non perdere le offerte di carne, pesce, verdura e frutta verso il termine della giornata (con i vari proprietari che vi urleranno i prezzi scontati!) e le iniziative come i corsi di cucina promossi da Ministry of Food di Jamie Oliver. Per qualcosa di più frivolo, un accessorio per cui tante di noi perdono la testa (le scarpe, anche se nel mio caso dovrei aggiungere una "i", le sciarpe!), consiglio la comodità di Clarks o l'eccentricità di Irregular Choice. Se invece volete qualcosa di assolutamente british, a me piace ogni tanto fare un salto da Whittard of Chelsea: qui è possibile trovare molte varianti di tè, incluse le bustine per il pedicure!

E per quanto riguarda la cultura?
La mia scelta ricade sul Grand Theatre and Opera House: qui ho assistito a spettacoli di comici, balletti, musical e opera, nella magnifica cornice di questo fantastico edificio del 1878.

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E nel circondario?
Per chi ama la natura, questo è a mio avviso uno dei luoghi ideali. Pur essendo una delle città più grandi del Regno Unito, anche a Leeds è infatti possibile apprezzare la natura accessibile nel raggio di 30 minuti di viaggio. Oltre alle passeggiate nel verde delle colline, si possono visitare castelli, dimore storiche, abbazie, immergendosi nella bellezza della natura e dei giardini che li circondano. Una città che non voglio dimenticare di citare è York, città romana dalle bellissime viuzze piene di negozietti indipendenti con le mura e la maestosa cattedrale che dominano il panorama cittadino. Dedicherò presto un articolo a York!

By Giorgia Garavini

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Faenza e' mi paés

30/4/2013

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Città di origine romana, Faenza è un comune di circa 60.000 abitanti situato nel cuore dell'Emilia-Romagna. La città manfreda, così chiamata dalla famiglia che la governò dal 1313 al 1501, è particolarmente famosa per le ceramiche (pensate che ne ho visto anche un esemplare al British Museum di Londra!).

Luogo preferito di Faenza?
Probabilmente il mio è la piazza principale: Piazza del Popolo. Situata al centro della città, è il punto prescelto per molte attività e manifestazioni: dal mercato che anima il centro tutti i martedì, giovedì e sabati ai martedì d'estate nei mesi più caldi, dalla Nott de Bisò a gennaio fino alle celebri esibizioni di bandiere e tamburini dei cinque rioni che compongono la città.

Evento preferito?
Qui è difficile. Devo dire che nonostante le dimensioni non troppo ampie della città, Faenza ha alle spalle una buona organizzazione che ne anima le stradine. A parte i mercatini d'estate, occasione per trovare qualche prodotto fatto a mano o per gustarsi un gelato o qualche altra gustosa prelibatezza mentre si passeggia per le vie del centro, sono tre le manifestazioni che preferisco della mia città. Il Palio del Niballo in primis: competizione che vede i cinque rioni della città rievocare una giostra di ispirazione medievale. Per tutto il mese di giugno, si può assistere a gare con le bandiere (con la prestigiosa "botte" di vino per la coppia migliore), cene propiziatorie nelle sedi rionali, giuramenti dei cavalieri... fino alla competizione più nota nello stadio della città dove, nell'ultima domenica di giugno, i cavalieri di ciascun rione gareggiano a turno per la vittoria del celebre vessillo in stoffa. Il rione arrivato secondo si aggiudica la porchetta, al terzo va il gallo e l'ultimo, si dice riceva invece le chiavi per chiudere le porte dello stadio! Il secondo evento, correlato al primo, è la Nott de Bisò. La notte del 5 gennaio di ogni anno, in Piazza del Popolo si festeggia intorno agli stand gastronomici dei cinque rioni bevendo il bisò (Vin brulé nel nostro dialetto) nel tradizionale gotto di ceramica mentre si assiste alla bruciatura del grande pupazzo raffigurante un saraceno, auspicio di buon augurio per l'anno a venire. Scaramanzia vuole che il rione verso cui cade la testa del pupazzo sarà il prossimo a vincere il Palio. E terzo evento: direi Enologica, salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia-Romagna che si svolge nel centro fieristico a metà novembre.

Ristorante preferito?
A parte tutte le piadinerie (che noi chiamiamo "baracchine") dove tra pizze, piadine, conchiglie, spianate, c'è veramente l'imbarazzo della scelta, io ho una predilezione particolare per un'osteria del centro: La Sghisa, che per me non è solo sinonimo di buona cucina, ma anche di cordiale accoglienza, creatività e forte interesse nello sviluppo del territorio locale. Dai numerosi progetti come "Io bevo romagnolo" alle cene a tema, non farci una scappata se siete nei paraggi sarebbe veramente un peccato. Io quasi tutte le volte che torno in Italia ci devo andare!

Negozio preferito?
È un negozietto del centro che si chiama "Freesby", da cui vado da non so quanti anni e quasi tutte le volte che torno in Italia. La signora che lo gestisce è gentilissima e trovo sempre degli abiti bellissimi. Lo raccomando!

E per quanto riguarda la cultura?
Come ho precedentemente detto, Faenza è famosa per le sue splendide ceramiche. È d'obbligo quindi una visita al bellissimo Museo internazionale delle ceramiche.

E nel circondario?
Personalmente consiglio Brisighella, famosa per l'olio e per le feste medievali, ma anche magnifico borgo sormontato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca e la torre dell'orologio, e da cui si può godere di un bellissimo panorama sul territorio. Consiglio, infine, Castel Raniero dove ogni anno nel secondo weekend di maggio, le aie, le strade e i campi si animano dei tantissimi musicisti folk della manifestazione "La musica nelle Aie".

By Giorgia Garavini

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Un sogno strano

5/4/2013

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Qualche notte fa, ho fatto un sogno stranissimo. In teoria mi trovavo in Ciad ma in realtà, invece di un deserto, vedevo il parcheggio davanti allo stadio e al parco principale della mia città di origine, Faenza. Era molto caldo, non equatoriale, ma un pomeriggio di una classica giornata mediterranea di mezza estate. Ero in viaggio in "Ciad" come tappa verso il Sudafrica, ma in lontananza vedevo quella che nella mia mente era Istanbul, ma nient'altro erano che le caratteristiche cime della Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato di San Pietroburgo.

Cosa vorrà significare? Un'urgenza di vedere nuovi luoghi ancora non esplorati? Mi dicono che, secondo l'interpretazione dei sogni, il viaggio è un cambiamento in atto e la chiesa rappresenta il desiderio di stabilità. In effetti, con il recente cambiamento di lavoro (sono infatti da 2 mesi traduttrice indipendente), ci può stare.

Così ho pensato di raccogliere qui alcune cartoline di quei Paesi o città e magari qualche informazione su ciascuno di loro. Chissà che non riesca a progettare così una prossima idea per un viaggio, o magari due, date le distanze chilometriche che nella mia mente sognatrice si riducevano tutte alla percorrenza di un parcheggio.

Inizierò ovviamente dalla città che mi ha cresciuto. Come si suol dire: casa dolce casa. Al prossimo post...

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Una giornata a Beverley

3/3/2013

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Dopo lo scorso weekend passato a lavorare, ho deciso per questo sabato di organizzare una gita di esplorazione in una cittadina dello Yorkshire consigliata da una ex-collega e in cui ancora non ero mai stata: Beverley. Le aspettative sono state decisamente confermate! Dopo un'ora e dieci minuti di treno da Leeds con cambio a Hull (purtroppo avendo deciso all'ultimo momento non ho ovviato per la saggia decisione nel Regno Unito di prenotare i biglietti del treno in anticipo e ho pagato £25 andata e ritorno, ma il biglietto, ripeto, l'ho preso dieci minuti prima di partire), siamo arrivati a Beverley dove abbiamo scoperto essere anche giorno di mercato, con mia personale soddisfazione.

Dopo un giro per il centro, completamente pedonale e pieno di negozietti indipendenti, abbiamo deciso di fermarci a mangiare alla brasserie Dine on the Rowe, dove avvolti dall'arredo elegante di una delle tea rooms abbiamo mangiato molto bene a un prezzo modico (£15 a testa) per due piatti, due bevande e due caffè scegliendo dal menu del giorno. Quello à la carte era invece un po' più caro.

Ma altrettanto carino è stato passeggiare per le vie di questa bella cittadina, visitarne la cattedrale e fermarsi nelle bancherelle del mercato. E con mia grande gioia, sono tornata a casa con pane fresco, due cassette di fragole da £1,50, un tortino di ciliegie e mandorle e un cestino di fiori che è andato subito ad abbellire l'ingresso di casa. Una giornata di relax baciata dal sole e con un cielo azzurro senza nuvole!
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È nato tutto da un libro

23/2/2013

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Per il mio compleanno di due anni fa, alcuni amici mi hanno regalato questo libro: "Venuto al mondo". È la storia di Gemma, che con il figlio Pietro si reca a Sarajevo e con numerosi flashback racconta di come è nato lui e la sua storia con Diego, squattrinato fotografo genovese conosciuto anni prima in una città segnata dalla guerra.

E da qui è nata l'idea di un viaggio, in Bosnia, in Serbia, in Croazia toccando capitali e altre città. Per ora ho soltanto una guida e un sito Air B&B, usato per la prima volta l'estate scorsa in occasione di un viaggio a Barcellona. Siccome l'esperienza in un appartamento di proprietà di un abitante del posto mi è piaciuta molto, ho pensato di rifarla anche qua per immergermi completamente nella cultura locale.

Partendo da qui, nelle prossime settimane voglio raccogliere informazioni, esperienze e quanto più possibile per costruire questo viaggio. Che la ricerca abbia inizio!


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Il primo post...

19/2/2013

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Questo è proprio un esperimento.

Per diversi motivi, non ho mai pensato infatti all'idea di iniziare un blog ma, in questi giorni segnati da numerosi cambiamenti, primo fra tutti l'aver intrapreso la carriera di traduttrice freelance dopo diversi anni da dipendente, ho trovato lo slancio per provare a buttarmi in questo nuovo e, a me oscuro, mondo.

L'idea è nata per condividere le mie idee di viaggio, ma soprattutto per il desiderio di visualizzare in un unico luogo tutte le varie informazioni raccolte prima della scrematura a pianificazione di un viaggio, breve o lungo che sia.

Ah, non mi sono ancora presentata: sono Giorgia, traduttrice freelance appassionata da tantissimo di Paesi stranieri e che da quasi sette anni vive nel Regno Unito. Vorrei poter tornare indietro nel tempo e scoprire con voi alcuni dei miei luoghi preferiti di Londra, Leeds, York, ecc. Ma perché no? Magari succederà...

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    Giorgia

    Traduttrice italiana freelance appassionata da tempo di viaggi, culture, lingue, cucina, letteratura, musica e storia di diversi Paesi nel mondo.

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“Giorgia è una vera esperta nella traduzione di testi sportivi. È in grado di adattare il testo in ottimo italiano utilizzando i termini tecnici corretti, anche quando non è semplice perché, in Italia, la nostra azienda utilizza molti termini in inglese. Apprezziamo quindi molto la capacità di Giorgia di riuscire a trovare il giusto equilibrio tra inglese e italiano. Inoltre, sono state necessarie solamente un paio di traduzioni perché comprendesse il tono da noi desiderato, un altro aspetto non facile da rendere. Rispetta le scadenze ed è molto accurata per quanto concerne i contenuti. Non posso che raccomandarvi di utilizzare subito i suoi servizi.” Annalisa, Italy Brand Digital Running Manager, Nike

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© Giorgia Garavini 2019.
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