Città di origine romana, Faenza è un comune di circa 60.000 abitanti situato nel cuore dell'Emilia-Romagna. La città manfreda, così chiamata dalla famiglia che la governò dal 1313 al 1501, è particolarmente famosa per le ceramiche (pensate che ne ho visto anche un esemplare al British Museum di Londra!).
Luogo preferito di Faenza?
Probabilmente il mio è la piazza principale: Piazza del Popolo. Situata al centro della città, è il punto prescelto per molte attività e manifestazioni: dal mercato che anima il centro tutti i martedì, giovedì e sabati ai martedì d'estate nei mesi più caldi, dalla Nott de Bisò a gennaio fino alle celebri esibizioni di bandiere e tamburini dei cinque rioni che compongono la città.
Evento preferito?
Qui è difficile. Devo dire che nonostante le dimensioni non troppo ampie della città, Faenza ha alle spalle una buona organizzazione che ne anima le stradine. A parte i mercatini d'estate, occasione per trovare qualche prodotto fatto a mano o per gustarsi un gelato o qualche altra gustosa prelibatezza mentre si passeggia per le vie del centro, sono tre le manifestazioni che preferisco della mia città. Il Palio del Niballo in primis: competizione che vede i cinque rioni della città rievocare una giostra di ispirazione medievale. Per tutto il mese di giugno, si può assistere a gare con le bandiere (con la prestigiosa "botte" di vino per la coppia migliore), cene propiziatorie nelle sedi rionali, giuramenti dei cavalieri... fino alla competizione più nota nello stadio della città dove, nell'ultima domenica di giugno, i cavalieri di ciascun rione gareggiano a turno per la vittoria del celebre vessillo in stoffa. Il rione arrivato secondo si aggiudica la porchetta, al terzo va il gallo e l'ultimo, si dice riceva invece le chiavi per chiudere le porte dello stadio! Il secondo evento, correlato al primo, è la Nott de Bisò. La notte del 5 gennaio di ogni anno, in Piazza del Popolo si festeggia intorno agli stand gastronomici dei cinque rioni bevendo il bisò (Vin brulé nel nostro dialetto) nel tradizionale gotto di ceramica mentre si assiste alla bruciatura del grande pupazzo raffigurante un saraceno, auspicio di buon augurio per l'anno a venire. Scaramanzia vuole che il rione verso cui cade la testa del pupazzo sarà il prossimo a vincere il Palio. E terzo evento: direi Enologica, salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia-Romagna che si svolge nel centro fieristico a metà novembre.
Ristorante preferito?
A parte tutte le piadinerie (che noi chiamiamo "baracchine") dove tra pizze, piadine, conchiglie, spianate, c'è veramente l'imbarazzo della scelta, io ho una predilezione particolare per un'osteria del centro: La Sghisa, che per me non è solo sinonimo di buona cucina, ma anche di cordiale accoglienza, creatività e forte interesse nello sviluppo del territorio locale. Dai numerosi progetti come "Io bevo romagnolo" alle cene a tema, non farci una scappata se siete nei paraggi sarebbe veramente un peccato. Io quasi tutte le volte che torno in Italia ci devo andare!
Negozio preferito?
È un negozietto del centro che si chiama "Freesby", da cui vado da non so quanti anni e quasi tutte le volte che torno in Italia. La signora che lo gestisce è gentilissima e trovo sempre degli abiti bellissimi. Lo raccomando!
E per quanto riguarda la cultura?
Come ho precedentemente detto, Faenza è famosa per le sue splendide ceramiche. È d'obbligo quindi una visita al bellissimo Museo internazionale delle ceramiche.
E nel circondario?
Personalmente consiglio Brisighella, famosa per l'olio e per le feste medievali, ma anche magnifico borgo sormontato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca e la torre dell'orologio, e da cui si può godere di un bellissimo panorama sul territorio. Consiglio, infine, Castel Raniero dove ogni anno nel secondo weekend di maggio, le aie, le strade e i campi si animano dei tantissimi musicisti folk della manifestazione "La musica nelle Aie".
By Giorgia Garavini
Luogo preferito di Faenza?
Probabilmente il mio è la piazza principale: Piazza del Popolo. Situata al centro della città, è il punto prescelto per molte attività e manifestazioni: dal mercato che anima il centro tutti i martedì, giovedì e sabati ai martedì d'estate nei mesi più caldi, dalla Nott de Bisò a gennaio fino alle celebri esibizioni di bandiere e tamburini dei cinque rioni che compongono la città.
Evento preferito?
Qui è difficile. Devo dire che nonostante le dimensioni non troppo ampie della città, Faenza ha alle spalle una buona organizzazione che ne anima le stradine. A parte i mercatini d'estate, occasione per trovare qualche prodotto fatto a mano o per gustarsi un gelato o qualche altra gustosa prelibatezza mentre si passeggia per le vie del centro, sono tre le manifestazioni che preferisco della mia città. Il Palio del Niballo in primis: competizione che vede i cinque rioni della città rievocare una giostra di ispirazione medievale. Per tutto il mese di giugno, si può assistere a gare con le bandiere (con la prestigiosa "botte" di vino per la coppia migliore), cene propiziatorie nelle sedi rionali, giuramenti dei cavalieri... fino alla competizione più nota nello stadio della città dove, nell'ultima domenica di giugno, i cavalieri di ciascun rione gareggiano a turno per la vittoria del celebre vessillo in stoffa. Il rione arrivato secondo si aggiudica la porchetta, al terzo va il gallo e l'ultimo, si dice riceva invece le chiavi per chiudere le porte dello stadio! Il secondo evento, correlato al primo, è la Nott de Bisò. La notte del 5 gennaio di ogni anno, in Piazza del Popolo si festeggia intorno agli stand gastronomici dei cinque rioni bevendo il bisò (Vin brulé nel nostro dialetto) nel tradizionale gotto di ceramica mentre si assiste alla bruciatura del grande pupazzo raffigurante un saraceno, auspicio di buon augurio per l'anno a venire. Scaramanzia vuole che il rione verso cui cade la testa del pupazzo sarà il prossimo a vincere il Palio. E terzo evento: direi Enologica, salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia-Romagna che si svolge nel centro fieristico a metà novembre.
Ristorante preferito?
A parte tutte le piadinerie (che noi chiamiamo "baracchine") dove tra pizze, piadine, conchiglie, spianate, c'è veramente l'imbarazzo della scelta, io ho una predilezione particolare per un'osteria del centro: La Sghisa, che per me non è solo sinonimo di buona cucina, ma anche di cordiale accoglienza, creatività e forte interesse nello sviluppo del territorio locale. Dai numerosi progetti come "Io bevo romagnolo" alle cene a tema, non farci una scappata se siete nei paraggi sarebbe veramente un peccato. Io quasi tutte le volte che torno in Italia ci devo andare!
Negozio preferito?
È un negozietto del centro che si chiama "Freesby", da cui vado da non so quanti anni e quasi tutte le volte che torno in Italia. La signora che lo gestisce è gentilissima e trovo sempre degli abiti bellissimi. Lo raccomando!
E per quanto riguarda la cultura?
Come ho precedentemente detto, Faenza è famosa per le sue splendide ceramiche. È d'obbligo quindi una visita al bellissimo Museo internazionale delle ceramiche.
E nel circondario?
Personalmente consiglio Brisighella, famosa per l'olio e per le feste medievali, ma anche magnifico borgo sormontato da tre pinnacoli rocciosi, su cui poggiano la rocca e la torre dell'orologio, e da cui si può godere di un bellissimo panorama sul territorio. Consiglio, infine, Castel Raniero dove ogni anno nel secondo weekend di maggio, le aie, le strade e i campi si animano dei tantissimi musicisti folk della manifestazione "La musica nelle Aie".
By Giorgia Garavini